La dispensa descritta

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La dispensa descritta

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sarasUn territorio dove c’è molto da gustare e raccontare. Anche se, spesso, non lo sappiamo o, peggio, non sappiamo comunicarlo. In tempi in cui la gastronomia ‘corre’ sul filo immediato dei mezzi di comunicazione più veloci, dove il cibo può essere un valido strumento per la conoscenza e la promozione del territorio, dove esso stesso è cultura e elemento di appeal turistico, tale aspetto non è cosa da sottovalutare. È il lavoro del portale ‘Terre d’Acaia”, che si propone di ‘far cultura’ con l’agroalimentare di quest’area.

C’è un interessante lavoro di riscoperta e mappatura da fare. E c’è un team che sta facendo un egregio lavoro, sia sull’ambito gastronomico che agroalimentare e storico.

Baciaje2 Un tassello importante è la partenza, su ‘Vita Diocesana’, di una rubrica sul buon cibo. Ed è importante, in un anno strategico per la promozione dell’agroalimentare e dell’enogastronomia made in Italy nel mondo. L’anno di Expo, che inizia tra meno di quattro mesi. E, allora, ecco la nostra nuova rubrica di cose buone da scoprire e assaggiare. Ci mancava.

E si vale del contributo di un amico collega giornalista, Jacopo Fontaneto, firma gastronomica di importanti settimanali nazionali ed internazionali.

Jacopo FontanetoHa accettato di darci una mano e, da oggi, ‘Vita Diocesana’ e ‘Terredacaia.it’ hanno una rubrica tutta sua da leggere e gustare. Più interattiva di così…. Il tutto, ovviamente, in salsa pinerolese, con qualche incursione da altre aree vicine e meno vicine del nostro Piemonte. Perché è importante ‘fare sistema’, in una regione che, dai vini, ai salumi, al riso, agli agnolotti, alle ricotte, ai formaggi d’alpeggio, fa dell’eterogeneità gastronomica il suo vero punto di forza. A voi il resto. Leggere, commentare, proporre e, soprattutto, portare in tavola!


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